Storia e luoghi

La Storia
Il toponimo Lignano ( toponimo significa “nome del luogo") compare per la prima volta in un testo del XII secolo, il “ Chronicon Altinate”. Non è riferito, però al tempo in cui il documento è stato scritto, ma ad alcuni secoli prima. Puoi leggere infatti: “propter hoc quod luporum multitudo hic videntes et audientes erant.sic lugnanum litus dicendum est“. Queste parole, in latino, significano: ”per il fatto che qui vedevano e si sentivano una moltitudine di lupi, così la costa doveva essere detta Lugnanum”. Come a dire che il toponimo Lugnanum deriva da  “lupus“, forma latina per “lupo”. E non è una tesi nuova: già il geografo romano Stradone ( 64 a.C.—25 d.C.), infatti, chiama la foresta veneto-friulana di pianura “silva lupanica“ Lignano posto da lupi. I linguisti , oggi, pensano che Lugnanum  non abbia nulla a che vedere con gli animali, ma sia un nome prediale. Questo significa che deriva dal nome del proprietario del  fondo in epoca romana. Stabilire come si chiamasse il padrone di queste terre in un’età così lontana non è semplice, ma che i Romani  frequentassero la penisola è ormai certo. Tra il ’500 e il ’600 la penisola di Lignano compare nei minuziosi disegni dei periti dei Savi alle Acque (magistratura veneziana deputata a sorvegliare il delicatissimo respiro dell’ambiente lagunare, di interesse vitale per la Serenissima). Nel 1420 Lignano passa sotto il dominio della Repubblica di Venezia che lo da in feudo a diverse famiglie nobiliari. Solo una di queste, la famiglia Vendramin, Signora di Latisana e discendente di dogi, legò significatamente il suo nome a Lignano, facendovi costruire, presumibilmente nella seconda metà del 1500, la chiesetta di S. Zaccaria, proprio nel cuore del minuscolo borgo contadino di Pineda. Nei secoli successivi la storia di Lignano rimane ai margini con piccoli eventi di poca importanza.
1812 l’esercito di Napoleone costruisce un avamposto sulla punta di Lignano e nel 1813 erano 70 gli abitanti, fra i quali andavano contati il presidio della Finanza ed un controllore sanitario.
L'importanza di Lignano aumenta durante le guerre d'indipendenza alla fine delle quali Lignano entra a far parte del Regno d’Italia  (1860) in quanto la penisola di Lignano diventa un punto di riferimento per le navi da guerra austriache che sorvegliano l’Adriatico.
Entriamo ora nella fase "moderna" di Lignano con l'apertura nel 1904 del primo “ Stabilimento Balneare”  e l'anno successivo apre anche l’Albergo Lignano, il primo, universalmente  chiamato ”Marin“ dal nome della famiglia dei proprietari, di origine maranese.
La prima guerra mondiale blocca lo sviluppo di Lignano ma nel 1919  si iniziano i lavori di bonifica con  la costruzione di canali, argini, e nuove strade che ridisegnano il paesaggio della penisola e 1922 è stato inaugurato il ponte girevole di Bevazzana, che riapre le comunicazioni tra Lignano e il resto d’Italia, dopo che lo scavo della Litoranea Veneta aveva di fatto isolato la penisola.
Bisogna arrivare al 1931  per trovare  per la prima volta la dicitura “Lignano dalla sabbia d’oro” in un depliant degli Alberghi Riuniti, e negli anni dal 1932 al 1938 si hanno la fine della bonifica, la nascita dell'Azienda Autonoma di Soggiorno, l'apertura al culto della chiesa di San Giovanni Bosco.
Nel 1953 l’architetto Marcello d’Olivo progetta Lignano Pineta a forma di spirale, con un “costrutto“ centrale di negozi e servizi, e verde in abbondanza. E’ il primo progetto che attira l’attenzione del mondo su Lignano, e nel 1959  Lignano raggiunge l’autonomia da Latisana diventando Comune e ponendo nel proprio stemma l’oro della spiaggia, l’azzurro del mare e la spirale di Pineta.
Lo sviluppo urbanistico ha una crescita esponenziale, ricordiamo alcune strutture:

  • 1972 si inaugura la nuova Terrazza a mare di Aldo Bernardis.
  • 1980 nasce, su una superficie di 18 ettari, il Parco Zoo di Punta Verde.
  • 1984 si inaugura il Parco Hemingway
  • 1987 si inaugura l’Arena Alpe Adria e il Parco Unicef che celebra il convegno mondiale dell’Unicef tenutosi proprio a Lignano: un evento importantissimo, dal quale scaturisce la bozza per la futura Carta Internazionale dei diritti del bambino.


Nel 2003 con lo slogan “Cent’anni di Sole“ Lignano festeggia il centenario e, dal 18 marzo 2003, con decreto del Presidente della Giunta Regionale, può fregiarsi del titolo di “Città“. Oggi Lignano è una delle più affermate realtà turistiche italiane.

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